Orazio Nelson, comandante supremo della flotta inglese del Mediterraneo, e l'ammiraglio Pierre Villeneuve erano avversari di vecchia data. Nella primavera del 1805 Villeneuve era riuscito a sfuggire alla flotta di Nelson. Salpato da Tolone per raggiungere le Indie Occidentali, dove, per ordine di Napoleone, doveva riunire le navi, attraversare di nuovo l'Atlantico e distruggere la flotta nemica posta a difesa della Manica, in modo che la Grande Armée potesse invadere l'Inghilterra, quando Nelson disubbidì agli ordini e uscì dal Mediterraneo per inseguirlo nell'Atlantico, Villeneuve ebbe paura e invertì la rotta per rientrare in Spagna. Riuscì a sfuggire a una squadra inglese che lo aveva impegnato presso capo Finisterre e alla fine raggiunse il rifugio di Cadice. Il 28 settembre 1805 Nelson prese il comando della flotta che bloccava Cadice. Nelson aveva deciso di dividere la sua flotta in due colonne: avrebbe condotto personalmente la prima, mentre la seconda sarebbe stata comandata da lord Collingwood, con l'intento di tagliare la linea franco-spagnola. Anche Nelson si trovò presto nel pieno della battaglia e alle 12.05 la Victory fu bersagliata da 4 unità nemiche: la Bucentaure, ammiraglia di Villeneuve, la Héros, la Santissima Trinidad e la Redoutable; il gruppo si era allineato a stretto contatto reciproco e quindi la nave di Nelson non poteva aprirsi un varco per colpire; in questo fu aiutata dalla Leviathan e dalla Conqueror che martellarono di bordate l'ammiraglia francese obbligandola alla resa. La Victory ebbe la meglio sulla Redoutable ma, durante il combattimento, un tiratore scelto della fanteria di marina, che si trovava sulla coffa di mezzana della nave francese, colpì Nelson alla spalla sinistra; il colpo perforò il polmone dell'ammiraglio e andò a conficcarsi nella spina dorsale; Nelson fu portato nell'infermeria dove morì alcune ore dopo. Prima di spirare ebbe però il conforto di apprendere che la battaglia era vinta. L'attacco di Nelson ottenne l'effetto voluto; alle 13.00 la linea franco-spagnola era rotta in due parti e il vento sfavorevole garantiva che le 10 navi del troncone di avanguardia non sarebbero state in grado di partecipare alla battaglia. Alle 17.00, 11 delle 19 unità che formavano la squadra di retroguardia erano state catturate dagli Inglesi e altre erano in fuga. L'Achille, l'ultima nave francese rimasta, disalberata e in fiamme, esplose improvvisamente quando l'incendio raggiunse la santabarbara. La battaglia era terminata. franco-spagnoli persero complessivamente 19 navi (18 catturate, una affondata); i francesi ebbero 3.373 morti e 1.155 feriti, gli spagnoli circa 3.000 tra morti e feriti (compreso l'ammiraglio Gravina, che morì qualche tempo dopo). Le navi britanniche subirono danni gravi (compresa la Victory), ma nessuna andò perduta; i morti inglesi furono 449 (compreso l'ammiraglio Nelson), i feriti 1.246.La vittoria britannica di Trafalgar chiuse definitivamente il duello secolare anglo-francese per il controllo degli oceani: Napoleone dovette rinunciare all'invasione della Gran Bretagna, che diventò la padrona assoluta dei mari fino alla prima guerra mondiale. L'ammiraglio Nelson fu celebrato dagli inglesi come un eroe nazionale; l'ammiraglio Villeneuve, liberato alla fine della guerra della terza coalizione, si suicidò per non dover affrontare l'ira di Napoleone. Nelson fu riportato in patria con tutti gli onori. Londra ricorda il più grande eroe nazionale con una colonna alta 45 mt eretta nella piazza rinominata Trafalgar Square in ricordo della vittoria. L'architettura odierna della piazza è dovuta a Charles Barry ed è stata completata nel 1845. Le spogile dell'ammiraglio sono conservate nella cripta della Cattedrale di Saint Paul in Londra,all'interno di uno splendido sarcofago romano.
2 commenti:
Uno dei piu' grandi militari della storia, con la sua manovra a Trafalgar, l'Ammiraglio Nelson ha cambiato la concezione degli attacchi navali, non voleva sconfiggere il nemico, voleva annientarlo. L'unico uomo capace di sconfiggere per ben due volte Napoleone. Grazie per questo post, mi hai fatto tornare in mente l'emozione che provai quando vidi per la prima volta il sarcofago di Nelson nella cripta di St.Paul, il protagonista della mia tesi di Laurea, li' a due passi da me, in tutta la sua imponenza.L'uomo che poco prima della battaglia, come ogni comandante che si rispetti, incitò il suo equipaggio pronunciando quelle parole che divennero Storia: "L'Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere".
grazie a te the tramp, ho pubblicato il post solo per onorare l'anniversario,ti invito ufficialmente a scriverne uno dlla'alto della tua competenza, lo pubblicherò qui tra imiei post. Grazie.
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