27 gen 2009

Lo sfogo di una donna su uno spazio privato


La stagione della violenze sulle donne non si chiude mai.
In Italia, negli ultimi dodici mesi, un milione di donne ha subito violenza, fisica o sessuale. Solo nei primi sei mesi del 2007 ne sono state uccise 62, 141 sono state oggetto di tentato omicidio, 1805 sono state abusate, 10.383 sono state vittime di pugni, botte, bruciature, ossa rotte.in Italia più di 6 milioni e mezzo di donne ha subito una volta nella vita una forma di violenza fisica o sessuale,(dati Istat e del Viminale). La violenza uccide più donne di quante ne uccida il cancro, ma per il cancro esiste la prevenzione. Che cosa fa lo stato italiano per tutelare le proprie cittadine? Chi sono questi animali maledetti? Da dove viene questa violenza? Dove sono le soluzioni? Ci si chiede se val la pena vivere nella legalità, pagare le tasse, rispettare la legge se poi la nostra vita è nelle mani di chi delinque senza temere, senza chiedersi cosa significano le proprie azioni. Come si fa a vivere nella paura? Come si fa a tornare a casa di sera dopo una giornata di lavoro per 1000 euro rischiando la vita, o peggio, la condanna a vita di dovere superare un violenza sessuale? Perchè il degrado delle persone immigrate deve travolgere noi che cerchiamo di studiare e lavorare per essere migliori, migliorare la nostra società e rendere più civile e vivivibile il nostro paese? Perchè se non pago una multa mi vengono a sequestrare i beni e se un maiale mi violenta me lo ritrovo sotto casa dopo un giorno? Perchè devo scrificarmi un vita e lavorare per una casa di 30 mq e poi il governo da le case popolari ai rumeni che vivono come bestie? Perchè esiste la buona condotta perchè se fai del male ma poi in cella "stai buonino" ti butto fuori 10 anni prima come se fosse quasi una cattiveria fare giustizia? Perchè esistono i campi nomadi per i rom che dovrebbero andare e venire e invece c'è lo stesso zingaro al semaforo sottocasa da anni? Esiste in tutti i paesei europei un numero che le donne possono comporre (tipo 113) nel momento in cui si sente minacciata o viene aggredita. In pochi secondi la stazione di polizia più vicina la può localizzare raggiungere per soccorerla: L'ITALIA E' L'UNICO PAESE EUROPEO CHE PAGA DA ANNI MULTE ALL'EUROPA PER NON ESSERSI ANCORA ADEGUATA!!! Io non mi sento tutelata, io in giorni come questo rimpiango di essere italiana. Viva l'Inghilterra che se ti arresta non ti fa gli sconti come al supermercato, che se non rispetti le sue leggi ti bandisce, che tutela i cittadini degnamente, che non ha paura delle telecamere per strada poichè chi non ha niente da nascondere non si spaventa per un obiettivo, dove se lavori non importa di che colore sei ma se non vivi degnamente sei fuori!

19 gen 2009

ALBERT MEMORIAL



Era molto profondo l'amore che la Regina Vittoria provava per il suo consorte Albert, il loro era stato un vero matrimonio d'amore, accadimento molto raro per un appartenente ad una casata reale. Il lutto della sovrana per la prematura scomparsa del marito durò quasi due anni.


L'Albert Memorial è un monumento situato all'interno dei Kensington Gardens di Londra, che formano uno dei Parchi Reali della città. Si trova non distante dalla Royal Albert Hall.
Fu commissionato dalla regina Vittoria d'Inghilterra in memoria del suo adorato consorte, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, morto a causa di una febbre tifoide. Il monumento fu eseguito da Sir George Gilbert Scott secondo i canoni dell'architettura neogotica.
Inaugurato nel 1882, il Memorial è formato da un baldacchino riccamente ornato che contiene una statua del principe Alberto (presente in quel luogo già nel 1875), rivolta verso sud. È attraversato da un fregio che rappresenta ben 169 volti riconoscibili tra architetti, scultori, pittori, poeti. Vi sono due gruppi di sculture allegoriche: le prime quattro rappresentano esempi di produzione economica ed industriale dell'età Vittoriana (agricoltura, commercio, manifattura); le altre quattro invece rappresentano quattro continenti, l'Europa, l'Africa, l'Asia e le Americhe. Ogni gruppo scultoreo raffiguarante un continente presenta un animale caratteristico del luogo: per l'Eurpoa un toro, per l'Africa un cammello, per l'Asia un elefante indiano e per le Americhe un bisonte americano.
Lo scultore Henry Hugh Armstead coordinò l'immensa cooperazione fra molti artisti della Royal Academy of Arts, inclusi Thomas Thornycroft, Patrick MacDowell, John Bell, John Enrico Foley, William Theed, William Calder Marshall, John Lawlor ed Henry Weekes. La statua del principe Alberto fu realizzata da Thomas Brock.
Verso la fine del 1990 l'Albert Memorial ero in uno stato di completo decadimento. Fu così eseguito un grande restauro da parte dell'azienda Mowlem Company che ridipinse il monumento, lo ridotò del suo colore dolorato originario ed andò a riparare le parti maggiormente danneggiate. Durante i lavori fu posta nella sua collcolazione ottocentesca anche una croce sulla sommità del Memorial.
Al centro dell'Albert Memorial si erge la statua del Principe Alberto, ora ricoperta di foglie d'oro. Fino a tutti gli anni ottanta la statua era completamente ricoperta di vernice nera. Si dice che fosse stata colorata di proposito dagli inglesi per impedire che fosse riconosciuta dagli Zeppelin tedeschi, che bombardarono la città durante la Seconda Guerra Mondiale e che miravano ai punti strategici ma anche a quelli di maggior interesse artistico.

18 gen 2009

ADDIO ALL'ASTORIA


Al numero 157 di Charing Cross Road, all’angolo con Oxford Street, la gigantesca arteria commerciale della capitale britannica, sorge il tempio rock di Londra: l'Astoria. Questo famoso locale, attivo dal 1976, verra' demolito, verranno demoliti anche i dodici edifici vicini all'Astoria per costruire la Crossrail, un collegamento ferroviario tra la zona ovest e quella est di Londra, che funzionera' dal 2017. "E' la fine di un'era, ma i vent'anni dell'incredibile musica rimarranno nei nostri cuori" ha detto Ivor Wilkins, uno degli organizzatori del 'Festival Republic'. Dal 1976 si sono esibiti sulle assi di questo tempio della musica alcuni tra i piu' famosi artisti internazionali, tra i quali: David Bowie, Rolling Stones, U2, Oasis, Radiohead, Coldplay e Jim Hendrix. Stasera si terrà l'ultimo spettacolo all'Astoria, organizzato da Sam Duckworth, leader della band 'Get Cape. Wear Cape, Fly', l'intero incasso sara' devoluto in beneficenza. Londra guarda al futuro chiudendo il sipario su una scena importante della propria storia! Addio Astoria!

BUONA DOMENICA

Nell'augurare una buona domenica a tutti i lettori di Londrasoloandata, siano essi vecchi o nuovi, commentatori usuali o silenti lettori. Annuncio la nascita di un nuovo blog amico. E' appena nato ed ha bisogno di sostegno e incoraggiamento,pertanto, spero abbiate voglia di visitare LE RICETTE DI NENNELA.
BEN VENUTA IN BLOGGER NENNELA!

9 gen 2009

British Women:Vanessa Redgrave

Riprende la rubrica sulle Donne Britanniche con il suo primo post dell'anno, dedicato questa volta ad un'attrice. Buona lettura!


Vanessa Redgrave nasce in una sera d'inverno del 1937, come figlia d'arte, i suoi genitori, Michael Redgrave e Rachel Kempson, erano i membri dell'Old Vic Theatre. Leggenda vuole che la notte della sua nascita, Laurence Olivier, a fine spettacolo (si recitava l'"Amleto" all'Old Vic), mentre era impegnato con i soliti inchini di rito di fronte al pubblico, volle trattenere sul palco anche Michael Redgrave dicendo: «Signore e signori, stasera è nata una grande attrice: Laerte (il personaggio interpretato da Michael) ha una figlia!». Mai parole furono più propizie. Così, dopo aver studiato alla Central School of Speech and Drama di Londra, nel 1959, diventa membro dell'acclamata compagnia teatrale del Stratford-Upon-Avon Theatre, acquistando lo status di celebrità per una serie di ruoli shakesperiani e non come la Rosalinda di "Come vi piace"e la Nina de "Il gabbiano"di Cechov. Il debutto cinematografico avviene accanto al padre, in Behind the Mask, ma la Redgrave sembra essere particolarmente attratta, anche per via dei tempi che correvano, dall'attivismo politico: è, infatti, membro del Worker's Revolutionary Party ed è ancora diciottenne quando si interessa ai problemi dei rifugiati ungheresi, alla causa palestinese e al disarmo nucleare (tanto da scatenare parecchie polemiche per le sue idee anti-sionistiche e anche qualche guaio giudiziario). La svolta professionale arriva con il matrimonio, quando comincia a essere l'attrice teatrale prediletta dal regista Tony Richardson, che sposerà il 29 aprile 1962 e che le darà ben due figlie, le oggi interpreti Natasha e Joely Richardson. Richardson la inserirà immediatamente nel cast di uno dei capisaldi del Free Cinema inglese: Morgan matto da legare, per il quale ruolo riceverà la Palma d'Oro a Cannes, ma anche la sua prima nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista. Dopo il premiato Un uomo per tutte le stagioni (1966), dove recita con Orson Welles, viene scelta da Michelangelo Antonioni per il capolavoro Blow-up. È all'apice del suo successo cinematografico. A testimonianza di questo viene onorata dalla Regina d'Inghilterra con l'ordine di Comandante dell'Impero Britannico per il servizio reso alla recitazione, ma nasce lo scandalo quando, sul set di Camelot (1967), si innamora dell'attore italiano Franco Nero, ottenendo il divorzio dal primo marito per adulterio e cominciando una lunga convivenza con il partner italiano, dal quale, due anni più tardi, avrà un figlio: il regista Carlo Gabriel, lei continua comunque a lavorare, diretta dal marito ne Il marinaio del Gibilterra con Jeanne Moreau e vincendo la sua seconda Palma d'Oro a Cannes per il ruolo della ballerina americana Isadora nell'omonimo film. Nel 1968, recita ne Il gabbiano, cui segue il film Un tranquillo posto di campagna (1968) e i primi film di Tinto Brass. All'inizio degli Anni Settanta arriva alla sua terza nomination dell'Academy Award con Maria Stuarda, Regina di Scozia (1972). L'Oscar le sarà soffiato da Jane Fonda, ma poco male, la Redgrave si consolerà con un David Speciale datole dalla sua amata Italia che l'ha praticamente adottata artisticamente. Disgraziatamente però, dopo questo film, Vanessa perde per un aborto spontaneo quello che doveva essere il suo quarto figlio, nato dalla relazione con Nero. Si concentra sul lavoro per superare il dolore, recitando accanto a Sean Connery, Anthony Perkins e Ingrid Bergman ne Assassinio sull'Orient Express (1974) e Robert Duvall e Laurence Olivier in Sherlock Holmes – Soluzione sette per cento (1976).Ma alla cinquantesima notte degli Oscar, eccola finalmente trionfare con il suo primo Oscar come miglior attrice non protagonista per il film Giulia, che racconta la biografia della sceneggiatrice Lillian Hellman. Fatto non tanto singolare, è che il trionfo della Redgrave avvenne in mezzo alle polemiche dato che già da settimane la Jewish Defense League aveva annunciato dimostrazioni contro di lei, rea di aver prodotto un film di propaganda palestinese (il documentario The Palestinian) e di aver incontrato Arafat. Cinquecento agenti si schierarono a protezione degli artisti fuori dal Dorothy Chandler Pavillion, onde prevenire eventuali scontri fra i membri della lega e i simpatizzanti arabi intervenuti in difesa dell'attrice. La Redgrave, pertanto, evitò accuratamente la passerella, ma non la premiazione. Durante la consegna della statuetta, salì sul palco, rese omaggio ai morti del secondo conflitto mondiale e alle vittime della caccia alle streghe di Hollywood, salutò il regista del film Fred Zinnemann e quindi ringraziò l'Academy che non si era fatta intimorire dalle minacce di un "mucchio di teppisti sionisti". Tutto questo mentre, fuori dal teatro, si bruciava la sua effige con la scritta "Vanessa Assassina".La sua filmografia si arricchisce poi di titoli tra cui Il segreto di Agatha Christie (1979) galeotto fu questo set sul quale cominciò una lunga relazione, dal 1980 al 1994, con l'attore Timothy Dalton. Vincitrice di un Emmy per il film tv Playing for Time (1980), diventa l'attrice prediletta da James Ivory che la vorrà ne I bostoniani (1984) e ne Casa Howard (1992), interpretazioni candidate entrambe all'Oscar. L'attrice inglese continuava a lavorare senza sosta, passando da Steaming – Al bagno turco all'Olivier Award come miglior attrice per la sua interpretazione in "The Aspern Papers", dalla miniserie tv Pietro il Grande (1986) con Laurence Olivier alla fuga dal set di Opera di Dario Argento, fino al remake del film Un uomo per tutte le stagioni di e con Charlton Heston. Negli Anni Novanta, si presta per una piccola parte nel telefilm Le avventure del giovane Indiana Jones (1992), poi per altri piccoli, ma intensi ruoli ne La casa degli spiriti e in Storia di una capinera con Claurio Gora. Interpreta Graziella Luciano nel film tv Bella Mafia e riceva la seconda candidatura all'Olivier Award come miglior attrice per "John Gabriel Borkman". Due anni più tardi, è sul set con Harvey Keitel in Lulu on the Bridge e con Robert Duvall in Deep Impact. Diretta da Tim Robbins ne Il prezzo della libertà, recita ancora una volta accanto al ritrovato compagno Franco Nero in Mirka, vincendo un secondo Emmy e un Golden Globe per l'episodio 1961 del film tv Women (2000) con Sharon Stone, nel quale interpreta una lesbica.Con l'arrivo del nuovo secolo, Vanessa Redgrave è ancora la grande leonessa che tutti ricordano, ruggisce nei film del figlio Carlo Gabriel Nero e ne La promessa (2001) di Sean Penn, accanto a Jack Nicholson, ma anche in film più leggeri come il fiabesco film tv Jack and the Beanstalk – The Real Story.Vince il Tony Award come miglior attrice per la piece di Eugene O'Neills "Il lungo viaggio verso la notte"ed entra nel telefilm cult Nip/tuck(2004-2005) accanto alla figlia Joely Richardson, mentre affianca l'altra figlia, Natasha, nel film di Ivory La contessa bianca (2005).Le sue ultime fatiche cinematografiche sono Venus (2006) e Evening (2007). Le parole profetiche di Laurence Olivier erano destinate ad avverarsi.


CURIOSITA':

  • È stata premiata come C.B.E. (Commander of the Order of the British Empire) nel 1967.
  • È la suocera dell'attore Liam Neeson.
  • Nel 1999 rifiutò di diventare Dama dell'ordine dell'Impero Britannico.
  • Avrebbe dovuto recitare nel film Opera di Dario Argento, ma rifiutò.
  • Parla Italiano

7 gen 2009

La LIRA STERLINA:Storia di una moneta


Il suo nome deriva dall'espressione "pound of sterling silver", che sta ad indicare una quantità pari ad una libbra di argento particolarmente puro (92,5% argento e 7,5% di rame, lega detta appunto sterling), al quale era legato il suo valore. Il simbolo adottato per la sterlina è £, derivato dalla L iniziale (corsiva) del latino Libra. Dal 1880 al 1914, il cambio è stato regolato dal gold standard, e la sterlina è divenuta la principale moneta di scambio nel commercio internazionale.
Nel giugno 1914 la Bank of England sospese la convertibilità della moneta nazionale, e il Regno Unito fu il primo Paese ad uscire dal sistema aureo.
La decisione venne seguita dalle banche centrali di tutti i Paesi che prenderanno parte alla Prima Guerra Mondiale. In realtà, prima del 1971, quando anche per la sterlina si adottò il sistema decimale, la base monetaria del sistema monetario inglese era il penny, introdotto nel 793 dal re Offa a seguito della Riforma Monetaria di Carlo Magno. Come per il sistema francese, il penny derivava dalla suddivisione della libra, ma in questo caso il riferimento era la Libra Troy, di 373.24 g. La suddivisione in 20 scellini ("shilling") e dello scellino in 12 penny; il penny, quindi, portava quest'ultimo a valere 1/240 della libra Troy, con un peso d'argento pari a 1,555 grammi. Come sottomultipli del penny si avevano l'"halfpennies" (1/2 penny) ed il "farthing" (1/4 di penny), mentre come multiplo si avevano il "florin", pari a 2 scellini.
Penny e denaro francese, quindi, erano simili in dimensioni e peso; anche i simboli con i quali venivano indicate le monete in entrambi i sistemi derivavano dal sistema monetario romano dell' Imperatore Costantino, con la "s" per lo scellino (da "solidus") e la "d" per il penny (da "denarius").
Nell'evoluzione del sistema inglese, la prima moneta non decimale di valore corrispondente ad una libra fu la sovrana in oro ("sovereign"), emessa da Enrico VII nel 1489. A seguito della riunificazione di Inghilterra e Scozia con Giacomo I, la sovrana venne rinominata in unite, mantenendo lo stesso valore di 20 scellini. A seguito della continua rivalutazione dell'oro, sempre sotto Giacomo I nel 1612 la unite passo ad un valore di 22 scellini e venne coniato il laurel con un valore di 20 scellini. Nel 1663 Carlo II autorizzò la coniazione della guinea, una moneta d'oro da 26 a 26 mm di diametro, 8,35 grammi di peso, un titolo di 22 carati ed il cui nome ricorda la regione di provenienza del metallo in essa utilizzato. Altro multiplo del penny fu la corona ("crown"), con un valore di 5 scellini ed introdotta nel 1526 con la riforma monetaria di Enrico VIII.
Sotto il regno di Giorgio III, il 22 giugno 1816 il parlamento inglese decise l'abbandono dell'argento come base del sistema monetario a favore del gold standard. Nel 1817 la guinea d'oro da 21 scellini venne sostituita da una nuova sovrana, con un diametro di 22.05 mm, un peso di 7.988 grammi, un titolo di 22 carati (9162/3°/000) e con un contenuto di fino pari a 7,32 grammi. In argento, invece, vennero coniati corone, scellini e monete da 6 pence. Sulle monete apparve per la prima volta l'immagine del drago ucciso da San Giorgio, frutto dell'incisore italiano Benedetto Pistrucci. La stabilità di questo sistema monetario fu una delle chiavi del successo commerciale inglese del XIX secolo. Dopo la Prima Guerra Mondiale, il gold standard venne abbandonato nel 1919, per poi essere reintrodotto nel 1926 per arrivare all'abbandono definitivo della convertibilità delle monete in oro che si ebbe il 21 settembre 1931.
La coniazione di monete d'oro, comunemente chiamate Sterlina d'oro, proseguì anche da parte dei successori di Giorgio III, diventando una moneta di riferimento sia per gli scambi internazionali, sia come forma d'investimento, grazie al valore intrinseco del metallo contenuto nella moneta: le quotazioni delle monete da investimento, infatti, sono reperibili nei listini di borsa.
Il 15 febbraio 1971 avvenne la decimalizzazione del sistema monetario inglese, utilizzando la sterlina come base monetaria. Il suo unico sottomultiplo fu il "penny", con 1 sterlina pari a 100 penny; il simbolo per il penny decimale è la "p". Nel 1983 fu coniata la prima moneta in metallo comune dal valore di una sterlina, sostituendo la banconota da una sterlina che non fu più emessa dal 1984 e perse corso legale nel 1988.

2 gen 2009

BUON ANNO

Auguri di buon anno nella speranza che sia un anno di pace e serenità, ma non aspettiamo che ci arrivino dall'alto, cerchiamole!
Con questo augurio riprendiamo virutualmente penna e calamaio per un nuovo anno di post, commenti, ed eventi tutti sotto il segno del made in England.
BUON 2009!