8 feb 2009

British Women:George Eliot


George Eliot, pseudonimo di Mary Anne (Marion) Evans è stata una delle più importanti scrittrici britanniche dell'epoca vittoriana. Eliot decise di usare uno pseudonimo maschile per essere sicura che le sue opere fossero valutate seriamente e senza pregiudizi, ma anche per difendere la propria vita privata dal giudizio pubblico, ed evitare scandali riguardanti la relazione extraconiugale con George Henry Lewes. Mary Anne Evans fu la terza figlia di Robert Evans e Christiana Pearson. Il padre, Robert, era amministratore di una tenuta. All'inizio del 1820 la famiglia traslocò in una località chiamata Griff, a metà strada tra Nuneaton e Coventry. La giovane Mary Anne dava chiari segni di particolare intelligenza e, grazie all'importante ruolo svolto dal padre nella zona, riuscì ad accedere alla biblioteca di Arbury Hall che si rivelò estremamente proficua per la sua formazione culturale. Anche la religione influenzò notevolmente la sua vita. Crebbe in una famiglia anglicana appartenente alla "Chiesa bassa", ma a quell'epoca il territorio delle Midlands era un'area occupata da molti dissidenti religiosi e quelle credenze entrarono a far parte della sua educazione.
Nel 1836 morì la madre e Mary Ann lasciò la scuola per occuparsi della casa, ma continuò gli studi con un insegnante privato e grazie ai consigli di Maria Lewis. Il fratello, Isaac, si sposò quando lei aveva 21 anni e prese possesso della casa di famiglia, così Mary Ann e il padre si trasferirono a Foleshill, vicino a Coventry. La vicinanza con la buona società di Coventry le permise di fare delle nuove conoscenze anche con personalità di spicco, come Charles e Clara Bray. Charles Bray si era arricchito con la fabbricazione di nastri e aveva speso le proprie ricchezze per la costruzione di scuole ed altre opere filantropiche. Era un libero pensatore in questioni religiose e un progressista in politica, e la sua casa a Rosehill era un luogo di incontro e di dibattito per persone con opinioni radicali. Mary Ann conobbe diverse persone a casa di Bray, tra le quali Herbert Spencer, Harriet Martineau e Ralph Waldo Emerson. Grazie a questo tipo di conoscenze, Mary Ann venne iniziata a teologie molto più liberali, che le fecero venire dei dubbi sugli elementi soprannaturali presenti nelle storie bibliche, e smise di andare in chiesa. Questo fatto causò una rottura tra Mary Ann e la sua famiglia, e il padre minacciò di scacciarla di casa, anche se questo non successe mai e, anzi, la ragazza continuò a frequentare la chiesa in modo decoroso e a fare da governante al padre fino alla sua morte, nel 1849. La prima opera letteraria di rilievo di Mary Ann fu una traduzione della Vita di Gesù di David Strauss.
Dopo la morte del padre Mary Ann si recò in Svizzera con i coniugi Brays e al suo ritorno si trasferì a Londra con l'intenzione di diventare una scrittrice, assumendo lo pseudonimo di Marian Evans. Soggiornò nella casa di John Chapman, l'editore radicale che aveva conosciuto a Rosehill e che pubblicò la sua traduzione. Chapman era diventato da poco proprietario della rivista di propaganda di sinistra Westminster Review, e Marian nel 1851 ne divenne il vicedirettore. Nei successivi tre anni fu Marian a sbrigare il grosso del lavoro, anche se Chapman era il direttore; mandava avanti la rivista e allo stesso tempo collaborava scrivendo molti articoli, dalle monografie alla critica. Il filosofo e critico George Henry Lewes incontrò Marian Evans nel 1851, ed i due vissero insieme a partire dal 1854. Lewes era sposato con Agnes Jervis, ma avevano deciso di avere un matrimonio aperto; oltre ai tre figli avuti con Lewes, Agnes ebbe diversi figli con altri uomini. Nel 1854 Marian a Lewes partirono alla volta di Weimar e di Berlino a scopo di ricerca. Prima di recarsi in Germania, Marian aveva continuato ad occuparsi di opere teologiche con una traduzione de L'essenza del Cristianesimo di Ludwig Feuerbach, e durante il suo soggiorno all'estero scrisse alcuni saggi ed iniziò la traduzione dei libri dell'Etica di Spinoza, un lavoro che rimase incompleto.
Il viaggio in Germania ebbe anche un altro scopo: fu la luna di miele di Marian e Lewes, in quanto i due si sposarono effettivamente e Marian diventò la signora Evans Lewes. Nella società vittoriana non era insolito che gli uomini, avessero delle amanti. Ciò che fece scandalo fu la pubblica ammissione della relazione da parte dei Lewes. Al loro ritorno in Inghilterra vissero lontani dalla società letteraria di Londra, evitando ogni contatto e venendo ripagati in egual misura. Continuando a scrivere articoli per il Westminster Review, Marian riuscì a diventare una scrittrice e in uno degli ultimi saggi pubblicati su Review presentò il suo manifesto: Silly Novels by Lady Novelists. Il saggio criticava le trame ridicole e triviali dei romanzi moderni scritti dalle donne. In altri componimenti l'autrice elogia i romanzi scritti in Europa in quel periodo e ne enfatizza lo stile realistico. Adotta anche un nuovo pseudonimo, con il quale sarà ricordata per sempre: George Eliot. Il nome maschile serve in parte a distanziarla dalle scrittrici dei romanzi da lei giudicati ridicoli, ma anche a nascondere la delicata questione del suo stato coniugale.
Nel 1857 il Blackwood's Magazine pubblicò Amos Barton, la prima delle Scenes of Clerical Life che venne accolta favorevolmente come, in seguito, le Scene successive. Il primo romanzo completo, pubblicato nel 1859, fu Adam Bede, che riscosse un successo immediato, suscitando un vivo interesse nei lettori per l'autore. Si riteneva che Scene di vita clericale fosse stato scritto da un curato di campagna o forse dalla moglie di un pastore. Le speculazioni aumentarono notevolmente con l'incredibile popolarità di Adam Bede, e ci fu persino un uomo, tale Joseph Liggins, che rivendicò la paternità del romanzo. Alla fine il vero George Eliot fece un passo avanti e Marian Evans Lewes ammise di essere l'autrice dell'opera. Le rivelazioni sulla vita privata di Eliot sorpresero e scossero molti fra gli ammirati lettori dei suoi lavori, ma apparentemente non intaccarono la sua popolarità come autrice. La relazione di Eliot con Lewes diede alla donna il coraggio e la stabilità necessarie sia per scrivere romanzi, sia per liberarsi dalle insicurezze, ma ci volle ancora del tempo prima che la coppia venisse accettata dalla buona società. La piena accettazione fu finalmente confermata nel 1877, quando vennero presentati alla Duchessa di Argyll, figlia della Regina Vittoria; entrambe erano lettrici di George Eliot.
Dopo la popolarità di Adam Bede, continuò a scrivere romanzi di successo per i successivi quindici anni. Il suo ultimo romanzo fu Daniel Deronda, scritto nel 1876. Dopo quest'opera la coppia si trasferì a Witley nel Surrey, ma a partire da quel momento la salute di Lewes peggiorò ed egli morì due anni dopo, il 30 November 1878. Eliot trascorse i successivi due anni a curare la pubblicazione dell'ultimo lavoro di Lewis, Life and Mind (Vita e mente), e trovò conforto in John Walter Cross, un giovane banchiere statunitense che aveva perso la madre da poco.
Il 6 maggio 1880 George Eliot suscitò ulteriori polemiche sposando un uomo di vent'anni più giovane e cambiando nuovamente nome, questa volta in Mary Ann Cross. Questo matrimonio legale, quantomeno, fece piacere al fratello Isaac, che aveva tagliato i ponti con la sorella a causa della sua convivenza con Lewes, ma che in questa occasione le inviò le felicitazioni. John Cross era un personaggio abbastanza instabile: apparentemente si gettò, o cadde, dal balcone dell'hotel sul Canal Grande a Venezia durante la luna di miele. Cross sopravvisse e la coppia fece ritorno in Inghilterra. Si trasferirono in una nuova casa a Chelsea, ma Eliot contrasse un'infezione alla gola. Questa, associata alla disfunzione ai reni che la tormentava da alcuni anni, la portò alla morte, avvenuta il 22 dicembre del 1880 a 61 anni.
È sepolta nel cimitero di Highgate a Londra, nell'area riservata ai dissidenti religiosi, accanto a George Henry Lewes.



3 commenti:

the Tramp ha detto...

Una vera e propria chicca: una vita davvero interessante, una donna moderna, emancipata.Una bella figura, complimenti.

lella ha detto...

ciao,sono passata a curiosare ed ho visto con piacere ke tratti un argomento ke adoro:Londra e la sua storia.
Verrò spesso a trovarti
complimenti
Lella

Neverland ha detto...

@the tramp, la Eliot era davvero avanti e ricorda lontanamente Jo di piccole donne.

@Lella,Welcome! Mi fa piacere averti tra i miei lettori e passerò subito dal tuo blog!