9 gen 2009

British Women:Vanessa Redgrave

Riprende la rubrica sulle Donne Britanniche con il suo primo post dell'anno, dedicato questa volta ad un'attrice. Buona lettura!


Vanessa Redgrave nasce in una sera d'inverno del 1937, come figlia d'arte, i suoi genitori, Michael Redgrave e Rachel Kempson, erano i membri dell'Old Vic Theatre. Leggenda vuole che la notte della sua nascita, Laurence Olivier, a fine spettacolo (si recitava l'"Amleto" all'Old Vic), mentre era impegnato con i soliti inchini di rito di fronte al pubblico, volle trattenere sul palco anche Michael Redgrave dicendo: «Signore e signori, stasera è nata una grande attrice: Laerte (il personaggio interpretato da Michael) ha una figlia!». Mai parole furono più propizie. Così, dopo aver studiato alla Central School of Speech and Drama di Londra, nel 1959, diventa membro dell'acclamata compagnia teatrale del Stratford-Upon-Avon Theatre, acquistando lo status di celebrità per una serie di ruoli shakesperiani e non come la Rosalinda di "Come vi piace"e la Nina de "Il gabbiano"di Cechov. Il debutto cinematografico avviene accanto al padre, in Behind the Mask, ma la Redgrave sembra essere particolarmente attratta, anche per via dei tempi che correvano, dall'attivismo politico: è, infatti, membro del Worker's Revolutionary Party ed è ancora diciottenne quando si interessa ai problemi dei rifugiati ungheresi, alla causa palestinese e al disarmo nucleare (tanto da scatenare parecchie polemiche per le sue idee anti-sionistiche e anche qualche guaio giudiziario). La svolta professionale arriva con il matrimonio, quando comincia a essere l'attrice teatrale prediletta dal regista Tony Richardson, che sposerà il 29 aprile 1962 e che le darà ben due figlie, le oggi interpreti Natasha e Joely Richardson. Richardson la inserirà immediatamente nel cast di uno dei capisaldi del Free Cinema inglese: Morgan matto da legare, per il quale ruolo riceverà la Palma d'Oro a Cannes, ma anche la sua prima nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista. Dopo il premiato Un uomo per tutte le stagioni (1966), dove recita con Orson Welles, viene scelta da Michelangelo Antonioni per il capolavoro Blow-up. È all'apice del suo successo cinematografico. A testimonianza di questo viene onorata dalla Regina d'Inghilterra con l'ordine di Comandante dell'Impero Britannico per il servizio reso alla recitazione, ma nasce lo scandalo quando, sul set di Camelot (1967), si innamora dell'attore italiano Franco Nero, ottenendo il divorzio dal primo marito per adulterio e cominciando una lunga convivenza con il partner italiano, dal quale, due anni più tardi, avrà un figlio: il regista Carlo Gabriel, lei continua comunque a lavorare, diretta dal marito ne Il marinaio del Gibilterra con Jeanne Moreau e vincendo la sua seconda Palma d'Oro a Cannes per il ruolo della ballerina americana Isadora nell'omonimo film. Nel 1968, recita ne Il gabbiano, cui segue il film Un tranquillo posto di campagna (1968) e i primi film di Tinto Brass. All'inizio degli Anni Settanta arriva alla sua terza nomination dell'Academy Award con Maria Stuarda, Regina di Scozia (1972). L'Oscar le sarà soffiato da Jane Fonda, ma poco male, la Redgrave si consolerà con un David Speciale datole dalla sua amata Italia che l'ha praticamente adottata artisticamente. Disgraziatamente però, dopo questo film, Vanessa perde per un aborto spontaneo quello che doveva essere il suo quarto figlio, nato dalla relazione con Nero. Si concentra sul lavoro per superare il dolore, recitando accanto a Sean Connery, Anthony Perkins e Ingrid Bergman ne Assassinio sull'Orient Express (1974) e Robert Duvall e Laurence Olivier in Sherlock Holmes – Soluzione sette per cento (1976).Ma alla cinquantesima notte degli Oscar, eccola finalmente trionfare con il suo primo Oscar come miglior attrice non protagonista per il film Giulia, che racconta la biografia della sceneggiatrice Lillian Hellman. Fatto non tanto singolare, è che il trionfo della Redgrave avvenne in mezzo alle polemiche dato che già da settimane la Jewish Defense League aveva annunciato dimostrazioni contro di lei, rea di aver prodotto un film di propaganda palestinese (il documentario The Palestinian) e di aver incontrato Arafat. Cinquecento agenti si schierarono a protezione degli artisti fuori dal Dorothy Chandler Pavillion, onde prevenire eventuali scontri fra i membri della lega e i simpatizzanti arabi intervenuti in difesa dell'attrice. La Redgrave, pertanto, evitò accuratamente la passerella, ma non la premiazione. Durante la consegna della statuetta, salì sul palco, rese omaggio ai morti del secondo conflitto mondiale e alle vittime della caccia alle streghe di Hollywood, salutò il regista del film Fred Zinnemann e quindi ringraziò l'Academy che non si era fatta intimorire dalle minacce di un "mucchio di teppisti sionisti". Tutto questo mentre, fuori dal teatro, si bruciava la sua effige con la scritta "Vanessa Assassina".La sua filmografia si arricchisce poi di titoli tra cui Il segreto di Agatha Christie (1979) galeotto fu questo set sul quale cominciò una lunga relazione, dal 1980 al 1994, con l'attore Timothy Dalton. Vincitrice di un Emmy per il film tv Playing for Time (1980), diventa l'attrice prediletta da James Ivory che la vorrà ne I bostoniani (1984) e ne Casa Howard (1992), interpretazioni candidate entrambe all'Oscar. L'attrice inglese continuava a lavorare senza sosta, passando da Steaming – Al bagno turco all'Olivier Award come miglior attrice per la sua interpretazione in "The Aspern Papers", dalla miniserie tv Pietro il Grande (1986) con Laurence Olivier alla fuga dal set di Opera di Dario Argento, fino al remake del film Un uomo per tutte le stagioni di e con Charlton Heston. Negli Anni Novanta, si presta per una piccola parte nel telefilm Le avventure del giovane Indiana Jones (1992), poi per altri piccoli, ma intensi ruoli ne La casa degli spiriti e in Storia di una capinera con Claurio Gora. Interpreta Graziella Luciano nel film tv Bella Mafia e riceva la seconda candidatura all'Olivier Award come miglior attrice per "John Gabriel Borkman". Due anni più tardi, è sul set con Harvey Keitel in Lulu on the Bridge e con Robert Duvall in Deep Impact. Diretta da Tim Robbins ne Il prezzo della libertà, recita ancora una volta accanto al ritrovato compagno Franco Nero in Mirka, vincendo un secondo Emmy e un Golden Globe per l'episodio 1961 del film tv Women (2000) con Sharon Stone, nel quale interpreta una lesbica.Con l'arrivo del nuovo secolo, Vanessa Redgrave è ancora la grande leonessa che tutti ricordano, ruggisce nei film del figlio Carlo Gabriel Nero e ne La promessa (2001) di Sean Penn, accanto a Jack Nicholson, ma anche in film più leggeri come il fiabesco film tv Jack and the Beanstalk – The Real Story.Vince il Tony Award come miglior attrice per la piece di Eugene O'Neills "Il lungo viaggio verso la notte"ed entra nel telefilm cult Nip/tuck(2004-2005) accanto alla figlia Joely Richardson, mentre affianca l'altra figlia, Natasha, nel film di Ivory La contessa bianca (2005).Le sue ultime fatiche cinematografiche sono Venus (2006) e Evening (2007). Le parole profetiche di Laurence Olivier erano destinate ad avverarsi.


CURIOSITA':

  • È stata premiata come C.B.E. (Commander of the Order of the British Empire) nel 1967.
  • È la suocera dell'attore Liam Neeson.
  • Nel 1999 rifiutò di diventare Dama dell'ordine dell'Impero Britannico.
  • Avrebbe dovuto recitare nel film Opera di Dario Argento, ma rifiutò.
  • Parla Italiano

3 commenti:

the Tramp ha detto...

Grande attrice, che ho imparato a conoscere attraverso i suoi ultimi film.Mi è piaciuta moltissimo in "Un amore senza tempo".Non sapevo fosse la suocera di Liam Neeson.Questa rubrica mi piace sempre di più.

elisabetta ha detto...

Bel post, complimenti :D
La Redgrave è davvero una donna magnifica

Neverland ha detto...

@tha tramp:è vero in quel film è davvero strepitosa è proprio una gande attrice
@elisabetta:grazie infinite.