24 nov 2008

Londra solo andata TRIBUTO A FREDDIE MERCURY





Il 24 Novembre 1991, nel quartiere Londinese di Kensington moriva Freddie Mercury, nella sua casa chiamata Garden Lodge. Il panorama della musica mondiale perdeva in un istante la sua voce migliore, un grandissimo professionista, un animale da palcoscenico, un uomo di grande dignità. Mi piace immaginare che esista un baule, conservato in un luogo appartato della Villa, in cui siano conservate le calazamaglie, le parrucche, i giubbini avvitati del Magic tour e l'asta del microfono di Freddie. Sono stata molte volte a Londra, ma mai sono stata a Garden Lodge, non ho mai trovato il tempo di farlo nemmeno nei miei soggiorni più lunghi, non è un caso. Sono una grandissima fan dei Queen e di Freddie Mercury e c'è in me un inconscio rifiuto di accertare la sua morte; passare davanti a quella che era la sua casa e vedere le scritte sul muro del giardino, sarebbe interrompere la mia illusione che lui sia ancora da qualche parte, magari in tour.
Londra solo andata è legato a filo doppio alla figura di questo artista, perchè dal primo giorno in cui a 11 anni ho sentito le note di "We Will Rock You", non ho più smesso di ascoltare la voce di Freddie Mercury, ho deciso di imparare l'Inglese per capire i testi, ho amato questa lingua, ho scelto di laurearmi in Letteratura Inglese e sono diventata un'amante di Londra e di tutto ciò che è Made in England.

La scomparsa di Freddie Mercury ha dimostrato che senza la sua partecipazione i Queen non avrebbero riscosso tanto successo; pur essendo una rock band composta da musicisti estremamente preparati e validi, senza il genio di Mercury non avrebbero lasciato un'impronta così forte nella storia della musica. Rimane tutto ciò che il gruppo, e Freddie in particolare, hanno lasciato in eredità a noi fans, ciò che dispiace e rammarica è che erano ancora tanti i progetti che il cantante aveva nella sua mente e chissà quante opere d'arte avrebbe continuato a produrre, se non fosse scomparso così presto. In un'intervista, dichiarò che si sarebbe ritirato entro i 50 anni, poichè a suo dire si sarebbe sentito ridicolo a saltare sul palco una volta non più giovanissimo. Forse è il destino dei grandi miti non invecchiare mai.








4 commenti:

the Tramp ha detto...

Complimenti, questo post è forse il migliore che tu abbia scritto. Si vede tutto l'amore, la passione, si sente il dolore nell'accettare la morte del proprio mito. Freddie era un grande, unico nel suo genere: immensa presenza scenica, voce inimitabile, potente, compositore originale, magnifico autore, interprete senza eguali. Semplicemente un mito, ed i miti non muoiono mai.Grazie Freddie, grazie Neverland.

Neverland ha detto...

@the tramp, grazie per i complimenti, Freddie diceva: "qualunque cosa fai falla con stile". Io ci provo,credo sia questo il modo per non avere mai rimpianti nella vita e nelle piccole cose.

Angelica S. ha detto...

Concordo in pieno...quando a cinque anni seppi che era morto ci rimasi male...radio ga-ga sempre nel cuore!!! :'(

Unknown ha detto...

Quando morì avevo 21 anni e ricordo bene quei giorni... sarà sempre nei nostri cuori