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E' vero che, a volte noi italiani, diciamo sfiduciati che la nostra grande tradizione artistica e culturale è ormai svanita, ci sentiamo un po' ignoranti, un po' monchi dei nostri storici meriti artistici che sembrano non rinnovarsi più. Poi, un giorno aprendo il giornale, scopriamo che ancora sappiamo rendere straordianaria la nostra creatività, che forse un po' di quei talenti che credevamo smarriti tra le generazioni, sono quì, solo un po' diversi e che il nostro pezzo forte in questi tempi moderni lo chiamano "Design".
Si chiama
"Made in Italy: The Influence of Italian Design" ed è l'omaggio al design italiano voluto dal direttore del Design Museum di Londra Deyan Sudjic, l'intento è approfondire il ruolo e l'influenza della creatività italiana su progettisti e designer di tutto il mondo. La manifestazione consiste in una serie di convegni a tema ed ha avuto inizio il 5 Maggio con
Il Modo Italiano, un'analisi dell'ambiente in cui nasce e si muove il design italiano e del rapporto tra produttori, designer e consumatori. L'industrial design italiano è il tema scelto per il secondo incontro, che vede confrontarsi uno dei padri del design made in Italy, Mario Bellini, presente con diversi lavori nella collezione permanente del MOMA di New York, affiancato da Penny Sparke( dalla storica del design). Ci si sposterà quindi a Brighton per parlare, con Andrew Nahum del Royal College of Art, di Italian Design on the Road: incontro dedicato al mondo dell'automobile. Si torna a Londra, al Design Museum, per chiudere la manifestazione parlando del futuro del design italiano. A rispondere a questo interrogativo saranno l'architetto e designer Antonio Citterio, Ross Lovegrove e Roberto Giolito.