27 ago 2008

LA NATIONAL GALLERY DI LONDRA


La National Gallery di Londra, è un museo fondato nel 1824, si trova a Trafalgar Square ed ospita una ricca collezione composta da più di 2.300 dipinti di varie epoche, dalla metà dal 1500 al secolo scorso. La collezione appartiene al popolo britannico e l'ingresso alla collezione principale permanente è gratuito, anche se talvolta è richiesto il pagamento di un biglietto per accedere ad alcune esposizioni speciali. ( Qui ci si chiede perchè per entrare agli Uffizi si sborzino svariati euro e perchè per sborsarli si debba fare ore di coda)
La collezione della National Gallery fu fondata quando il Governo del Regno Unito acquistò 36 dipinti dal banchiere John Julius Angerstein nel 1824. Dopo quella prima acquisizione il museo fu ampliato e migliorato soprattutto grazie all'opera dei suoi primi direttori, tra i quali si ricorda Sir Charles Lock Eastlake, e a donazioni da parte di privati, che a tutt'oggi rappresentano i due terzi della collezione. Il risultato è una collezione che annovera tra i propri pezzi un gran numero di opere molto importanti appartenenti a vari periodi artistici, dal primo Rinascimento al Post-impressionismo.
L'edificio che attualmente ospita il museo, sul lato nord di Trafalgar Square, è il terzo ad essere adibito a tale funzione e, come i suoi predecessori, è stato spesso ritenuto inadeguato. L'unica parte ad essere rimasta sostanzialmente inalterata della costruzione originale del 1832-1838 è la facciata progettata dall'architetto William Wilkins, mentre tutto il resto della struttura è stato un po' alla volta cambiato ed ampliato nel corso degli anni. Le modifiche più rilevanti sono dovute all'opera di Edward Middleton Barry e Robert Venturi. Attualmente il direttore è lo storico dell'arte Nicholas Penny. La National Gallery fu aperta al pubblico il 10 maggio 1824, ospitata nel palazzo di Angerstein al n.100 di Pall Mall. Ai dipinti del banchiere si aggiunsero nel 1826 quelli provenienti dalla collezione di Sir George Beaumont, il quale li aveva offerti alla nazione tre anni prima a condizione che venisse trovata una struttura adeguata ad ospitarli e, nel 1828 un lascito di altri 34 dipinti da parte del Reverendo William Holwell Carr. Inizialmente fu il Custode dei Dipinti, William Seguier, ad assumersi il compito di gestire la galleria, ma nel luglio 1824 parte di queste responsabilità furono assunte dal neo-formato consiglio di amministrazione.
La sede della National Gallery di Pall Mall era spesso sovraffollata di visitatori e per questo fonte di polemiche, inoltre le sue dimensioni davvero ridotte rispetto a quelle del Louvre di Parigi causavano imbarazzo a tutta la nazione. Un cedimento strutturale dell'edificio al n.100 costrinse il museo a trasferirsi per qualche tempo al n.105 sempre di Pall Mall. Nel 1832 si iniziò a costruire una nuova sede al posto delle vecchie scuderie reali nel quartiere di Charing Cross, su di un'area che nel decennio precedente era stata trasformata in Trafalgar Square; il progetto era a cura dell'architetto William Wilkins. Si trattava di una posizione importante nel contesto cittadino, descritta dal membro del consiglio di amministrazione Sir Robert Peel come " nel cuore di Londra" e facilmente raggiungibile da persone di tutte le classi sociali. Più tardi, nel decennio 1850, alcuni richiesero un ulteriore trasferimento, in parte a causa dell'eccessivo inquinamento del centro di Londra, in parte a causa di alcuni difetti di progettazione, ma alla fine si valutò che togliere la National Gallery da Trafalgar Square avrebbe significato rendere più difficile l'accesso al pubblico e il museo non venne più spostato. Il fulcro della National Gallery era rappresentato da dipinti di maestri italiani del XV e XVI secolo e per i primi trent'anni della sua esistenza gli amministratori si limitarono ad acquisire singole opere di artisti rinascimentali. Un'analisi piuttosto critica della gestione approntata dalla Camera dei Comuni nel 1851 suggerì che venisse nominato un direttore, la cui autorità prevalesse su quella dei consiglieri; la Regina Vittoria, il Principe Alberto e il Primo Ministro Lord John Russell scelsero per questo compito l'uomo che già ricopriva il ruolo di Custode dei Dipinti del museo, Sir Charles Lock Eastlake.
Il nuovo direttore preferiva invece i lavori di artisti del Primo Rinascimento, fino ad allora trascurate dalla politica di acquisizioni del museo, ma che lentamente stavano guadagnando consenso tra gli intenditori d'arte. Eastlake fece con cadenza annuale dei viaggi in Europa, e in particolare in Italia, per cercare dipinti adatti ad essere inseriti nella collezione. Complessivamente acquistò 148 dipinti all'estero e 46 in Gran Bretagna alla sua morte fu succceduto dall'amico William Boxall e dalla vedova Lady Eastlake.
Il terzo direttore, Sir Frederick William Burton, pose le basi per la collezione di opere del XVIII secolo e fece diverse straordinarie acquisizioni da collezioni private inglesi, tra cui Gli ambasciatori di Hans Holbein il Giovane. Un altro passo fondamentale per lo sviluppo del museo fu l'istituzione della National Gallery of British Art, detta sin da allora Tate Gallery, nel 1897. La decisione di affidare alla Tate i dipinti di artisti britannici nati dopo il 1790 permise alla National Gallery di liberarsi di varie opere sostanzialmente superflue della collezione, trattenendo però quelle di Hogarth, Turner e Constable. Dato poi che all'epoca la sede del museo si componeva di sole 15 stanze, lo sfoltimento si rivelò vantaggioso anche perché permise di esporre i dipinti in modo migliore e dedicando loro un'attenzione e una cura in precedenza non possibili.


Quando scoppiò la seconda guerra mondiale i dipinti furono trasportati per ragioni di sicurezza dapprima in varie località gallesi e quindi a Manod Quarry, nei pressi di Festiniog, nel Galles del nord. L'idea iniziale del direttore Kenneth Clark era di far trasportare i dipinti via nave in Canada ma ricevette un telegramma da Winston Churchill che diceva "nascondeteli in qualche grotta o cantina, ma nessun dipinto dovrà lasciare queste isole". Negli anni che seguirono la fine della guerra la acquisizioni per il museo si fecero via via più difficili perché le valutazioni per le opere dei maestri del passato erano cresciute ma le collezioni crebbero grazie a singoli privati continuarono a fornire il loro sostegno. Tra questi spicca anche Lord Sainsbury di Preston Candover e i suoi fratelli che effettuarono una donazione che permise la costruzione della cosiddetta Ala Sainsbury del museo.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Grazie mille per avermi linkato... contraccambio il favore.
:)

the Tramp ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
the Tramp ha detto...

La Nationa Gallery, una pinacoteca dove trascorrerei intere giornate: ingresso gratuito, audioguida molto utile per apprezzare al meglio molte opere esposte, dipinti tra i piu' belli al mondo, un negozio molto fornito dove poter comprare riproduzioni, gadgets, guide e tanto altro.
Un'atmosfera fantastica; l'ideale per le giornate di pioggia, magari preludio di una bella tazza di "tea and milk" accompagnata da degli ottimi biscotti al burro....